Rubrica: Consigli per affrontare al meglio l’ESAME DI STATO. La PRIMA PROVA

Come promesso questa settimana ci occupiamo della prima prova, nello specifico delle prime due tipologie testuali. Anche perché si sa, chi ben comincia è a metà dell’opera!!!

Per fare un buon esame concentriamoci innanzitutto su qualche piccolo consiglio generale:

• Prima cosa da evitare è quella di farsi prendere dal panico di fronte al foglio bianco, in 6 ore di tempo qualcosa da scrivere si trova sempre.
• Occhio alla punteggiatura, agli accenti, agli articoli e alla coniugazione corretta dei verbi (occhio però anche alle h ad esempio “hanno scolastico” e “anno avuto” sono errori improponibili all’esame di stato).
• Proviamo ad utilizzare citazioni in lingua latina o parole in lingua inglese che ormai sono entrate nei nostri vocaboli sono e molto apprezzate, così come fare riferimenti o collegamenti chiari e precisi ad avvenimenti storici.

Entrando un pò più nello specifico il candidato può scegliere tra quattro tipologie di elaborati:.

1) Analisi di un testo letterario o non letterario in prosa o in poesia:

– individuare con attenzione la tipologia testuale o il genere letterario;

– nel caso di un testo narrativo, fare attenzione alla divisione in sequenze, al ruolo del narratore, al sistema dei personaggi;

– nel caso di un testo poetico, analizzare con cura le figure retoriche, e stilistiche;

– nel caso di un testo argomentativo, evidenziare attraverso una precisa divisione in sequenze la struttura che porta alla dimostrazione della tesi presentata.

Questo tipo di prova è consigliata a coloro che hanno una buona capacità di comprensione del testo e dello stile con il quale è scritto. E’ richiesta anche una buona conoscenza della poetica dell’autore, del contesto storico in cui si colloca e della letteratura in generale;

Se non si è sicuri, meglio non puntare su questa prova che potrebbe rivelarsi una trappola.

2) Composizione di un saggio breve o di un articolo di giornale:

L’argomento può essere svolto come saggio breve o come articolo di giornale. In entrambi i casi non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

– Selezionare ed interpretare correttamente i materiali di documentazione proposti, arricchendoli personali esperienze di studio;

– Dare un titolo alla trattazione come si trattasse di un articolo giornalistico o di un saggio;

– Individuare il destinatario a cui ci si rivolge ed adeguare in relazione ad esso lo stile ed il linguaggio da utilizzare;

– Per l’articolo usare rigore argomentativo, esattezza e chiarezza nel linguaggio, stile agile e molto comunicativo.

3) Trattazione di un argomento storico

4) Trattazione di un argomento culturale a carattere generale

Gli argomenti proposti sono di carattere storico oppure di ordine generale, tratti dal corrente dibattito culturale.

Si tratta del classico tema: bisogna sviluppare l’argomento proposto nel titolo, utilizzando solamente le conoscenze personali. La struttura di massima consiste in una introduzione all’argomento, uno svolgimento ed infine delle conclusioni personali.

Anche qui è molto importante sviluppare un ragionamento logico e consequenziale, esponendo le conoscenze in maniera organica ed ordinata.

– Esporre in modo chiaro e con proprietà di linguaggio gli argomenti studiati durante l’anno o approfonditi in modo personale;

– Preparare una scaletta degli argomenti da trattare (sul foglio di “brutta”, senza usare altri foglietti non convalidati dalla commissione), in modo da avere ben chiaro lo sviluppo del tema già prima di iniziare a scrivere;

– Evitare un’introduzione o ad un finale ad effetto, meglio entrare subito in tema.

IN BOCCA AL LUPO!!!!