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News & Eventi
BES “Bisogni Educativi Speciali” intervista alla docente Simona D’Addario
- 7 Marzo 2017
- Posted by: Istituto Mecenate
- Categoria: News
BES “Bisogni Educativi Speciali”
Il giornalista Marco Taglieri intervista la professoressa Simona D’Addario, docente di Italiano nonché referente per la funzione strumentale che coordina le attività relative agli alunni con Bes dell’Istituto Mecenate.
“Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia…”
DANIEL PENNAC
BES è un acronimo il cui significato è “BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI”
Nella Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 i BES sono descritti come una macro-categoria che si divide in tre grandi aree (sotto-categorie):
1. Disabilità ( ritardo cognitivo, minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali)
2. Disturbi evolutivi specifici (DSA, ADHD, Funzionamento intellettivo limite (FIL), disturbi dell’area verbale e disturbi dell’area non verbale, disturbi della coordinazione motoria, disprassia, disturbo dello spettro autistico lieve, disturbo evolutivo specifico misto ecc.)
3. Svantaggio socio-economico, culturale, linguistico.
Tutti gli alunni che appartengono a queste categorie hanno il diritto di avere accesso a una didattica individualizzata e personalizzata, che evidenzia l’unicità di ogni studente, con le sue peculiari caratteristiche d’apprendimento non standardizzabili e il suo diritto ad essere accompagnato alla piena realizzazione di se stesso.
La nostra scuola è particolarmente attenta ai bisogni dei suoi ragazzi, è per questo che i docenti vengono continuamente formati e aggiornati a riguardo. Grazie al loro aggiornamento professionale continuo e al supporto di esperti specializzati si riesce a valutare l’effettiva convenienza della strategia didattica da adottare. Il primo obiettivo dei nostri insegnanti è quello di fare in modo che l’alunno possa imparare davvero superando i limiti dati dal disturbo. E’ così che per ognuno di questi ragazzi viene redatto il PDP, cioè il piano didattico personalizzato.
La stesura del PDP parte innanzitutto da una visione di classe “inclusiva” per spostarsi solo successivamente sul singolo alunno. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strumenti e metodologie favorenti, quali l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o coppia, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisone dei tempi in tempi, l’utilizzo dei mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. Nel PDP per ciascuna materia vengono individuati gli strumenti compensativi e dispensativi necessari a sostenere l’allievo nell’apprendimento. Le indicazioni incluse nel PDP non sono delle facilitazioni, non vengono ridotti gli obiettivi dell’apprendimento, ma vengono adattati gli strumenti e le modalità con cui l’alunno viene valutato. Il criterio generale che guida la scelta degli strumenti da applicare è quello di mettere gli alunni in condizione di poter dimostrare ciò che sanno e che sanno fare. E’ importante sottolineare che questi ragazzi raggiungeranno l’obiettivo del diploma alla stessa stregua degli altri studenti, con un titolo che ha lo stesso valore legale.
Ovviamente le famiglie vengono informate di ogni scelta; nel nostro istituto ci sono due referenti la Prof.ssa Giulia Ciantra e la Prof.ssa Simona D’Addario che possono essere contattate in ogni momento per avere informazioni sul percorso scolastico del proprio ragazzo. La collaborazione delle famiglie è fondamentale per le scelte; le informazioni da loro fornite, infatti, aiuteranno i docenti a capire ancora meglio quali siano gli strumenti più adatti per lo studente.
L’impegno della nostra scuola si manifesta con la presa in carico di ogni singolo alunno da parte di ciascun docente curricolare e di tutto il team di docenti coinvolto perché “se non imparano nel modo in cui noi insegniamo loro, dobbiamo insegnare nel modo in cui loro sono in grado di imparare”. I nostri insegnanti sono molto collaborativi ed insieme, per ogni caso, dovranno pensare un percorso il più possibile ad hoc.
La nostra scuola osserva i singoli ragazzi, ne legge i bisogni, li riconosce e di conseguenza mette in campo tutti i facilitatori possibili e rimuove le barriere all’apprendimento per tutti gli alunni.
Ogni nostro insegnante mette al centro del proprio lavoro l’alunno, il loro intento principale è riuscire a far raggiungere gli obiettivi prefissati a tutti i ragazzi, nel modo per loro più semplice e funzionale.
La parola d’ordine della nostra scuola: FACILITARE L’APPRENDIMENTO A TUTTI!
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